Rispondiamo alle domande più importanti sulla pandemia e chiariamo le incomprensioni.
L’arrivo del coronavirus SARS-Cov-2 in Europa, nel marzo 2020, ha sconvolto molto probabilmente anche la tua vita quotidiana. Per evitare che il virus COVID-19 si diffondesse troppo rapidamente e facesse sprofondare il sistema sanitario nel caos, sono stati imposti divieti di contatto e restrizioni ad uscire. Numerosi negozi e istituzioni pubbliche sono stati chiusi.
I primi vaccini sono stati sviluppati a velocità record, e le vaccinazioni sono disponibili dalla fine di dicembre. Tuttavia, ci vorrà un po' di tempo prima che abbastanza persone siano state vaccinate per generare immunità nella popolazione e respingere la pandemia.
In questo articolo abbiamo risposto alle domande riguardanti i seguenti argomenti - da come si diffonde il virus e i sintomi, ai test e le misure protettive come le linee guida di sicurezza, l'igiene delle mani e la protezione del viso. Parliamo anche del ruolo che il sistema immunitario e l'apporto di vitamina D potrebbero giocare nella progressione del COVID-19.
Informazioni attuali e raccomandazioni ufficiali sono disponibili anche sul sito del Ministero della Salute.
Da dove viene il virus?
Il primo caso osservato di COVID-19 si è verificato nella provincia cinese di Wuhan nel dicembre 2019. Non è ancora chiaro come si sia verificata la prima infezione. La teoria attuale è che il virus abbia avuto origine dai pipistrelli. Potrebbe essersi diffuso attraverso altri animali agli esseri umani. [1]
Il virus SARS-CoV-2 è stato identificato dai ricercatori nei test di laboratorio nel gennaio 2020. Poco dopo, il tasso di infezione in Cina è salito alle stelle e la malattia è diventata una pandemia, o epidemia mondiale. In Europa, i primi casi si sono verificati in nord Italia e presumibilmente si sono diffusi da lì in Austria e Germania. Secondo le notizie, la destinazione di vacanza Ischgl in Austria è stata probabilmente un epicentro per il virus – quelli che si sono recati lì per una vacanza sulla neve si pensa abbiano diffuso il virus in tutta Europa. [1]
Buono a sapersi: cosa significano le abbreviazioni? SARS-Co-V-2 è il nome scientifico del virus che causa la pandemia. SARS sta per Sindrome Respiratoria Acuta Grave. La malattia causata dal virus si chiama COVID-19 (Malattia Coronavirus 2019).
Consiglio: nel nostro portale della salute puoi ottenere più informazioni sui test sierologici.
Come si diffonde?
Il modo tipico in cui il COVID-19 si è diffuso tra le persone è attraverso la contaminazione da goccioline. Piccole goccioline di muco possono trasmettere il virus da persona a persona attraverso tosse, starnuti, e il parlare. Le goccioline contenenti il virus sono relativamente pesanti, e dopo un breve periodo di tempo cadono a terra, coprendo una distanza di circa 2 metri. Per questo motivo si raccomanda di mantenere una distanza di sicurezza di almeno 1.5 metri per evitare contaminazioni.
Il tempo è anche un problema, poiché più a lungo le persone sono vicine, maggiore è il rischio di contaminazione. Una regola empirica degli USA: non rimanere più di sei secondi vicino a qualcuno.[4], [5]
Sono contagioso anche se non ho sintomi?
Le persone infette sono in realtà contagiose prima di sviluppare qualsiasi segno di malattia. Molti esperti dicono che questo è uno dei fattori più importanti che spiega come il COVID-19 si sia diffuso così rapidamente in tutto il mondo.
Secondo una stima fatta dai ricercatori cinesi, il 44% delle persone malate è stato contagiato da persone che non presentavano ancora sintomi. Altri ricercatori hanno scoperto che in alcune regioni della Cina questa percentuale era compresa tra il 48 e il 62%.[2,3]
Posso ammalarmi toccando superfici contaminate?
E' possibile che ci si possa ammalare toccando superfici contaminate come le maniglie delle porte e altri oggetti. In questo caso il virus viene trasferito dalla superficie su una mano, e può arrivare alle membrane mucose quando ci si tocca il viso. Anche se questo è possibile, è raro a confronto con la contaminazione da goccioline. [4,5]
Il virus può essere trasmesso attraverso l'aria espirata?
Si sta ancora studiando quanto il virus possa diffondersi attraverso l'aria espirata.
Le particelle che espelliamo quando respiriamo sono più piccole e leggere di quelle che espelliamo tossendo, starnutendo e parlando e possono rimanere sospese nell'aria più a lungo, ma sono anche più facili da portare via dal vento. [6,7]
Sono immune, ora che ho avuto il virus?
La ragione per cui ci si ammala una sola volta durante un periodo invernale è l’immunità. Il nostro sistema immunitario produce anticorpi specifici, tra le altre cose, per combattere gli agenti patogeni. Se l'agente patogeno entra nell'organismo, la difesa dell'organismo lo riconosce e lo rende innocuo.
È ancora troppo presto per dire con certezza se questo sarà il caso del virus SARS-CoV-2 o meno. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), non ci sono ancora prove scientifiche sufficienti. Tuttavia molti ricercatori sono ottimisti.
Le prime ricerche sulle scimmie e gli esseri umani suggeriscono che solo in rarissimi casi una persona può sviluppare la malattia una seconda volta. In generale, una persona è probabilmente immune per alcuni mesi o fino a tre anni una volta che ha avuto il COVID-19. [1]
Ci sono studi che danno motivo di dubitare sull'immunità?
I media hanno presentato alcuni studi della Corea del Sud e Cina nelle ultime settimane, in cui è stato dichiarato che le persone che si sono riprese dal coronavirus hanno dimostrato di essere state reinfettate. Gli autori dello studio sospettano che il virus possa essere in grado di "riattivarsi", il che significa tuttavia che non sono stati infettati una seconda volta. Alcuni esperti ritengono che questi risultati siano dovuti alle comune misurazioni PCR. I test possono rilevare il virus solo in determinate parti del corpo e in determinati momenti, il che può significare che il test sia negativo anche se il virus è presente. [8,9]
Quali sono i sintomi?
I sintomi del COVID-19 variano da persona a persona. Ci sono le infezioni asintomatiche (dove la persona non ha sintomi), i sintomi leggeri simili all’influenza, e la grave malattia con la polmonite mortale.
Sintomi per casi lievi o moderati
Ci sono studi sui sintomi fatti in Cina, dove il virus si è manifestato per la prima volta. Secondo la ricerca, circa l’ 80 percento dei casi sono lievi o moderati. Studi fatti da altri paesi suggeriscono che questo numero è in realtà molto più alto.[10] Persone con una malattia lieve a volte non avevano sintomi, o sintomi lievi come tosse secca, febbre, naso chiuso o polmonite lieve. Nuovi studi dimostrano che la perdita del gusto e dell’olfatto possono essere il tipico segno di un'infezione.
Il Ministero della Salute ha riportato anche i seguenti sintomi:
- mal di testa e dolori muscolari
- diarrea
- congestione nasale
Sintomi di una forma grave di malattia
Un’infezione grave da COVID-19 causa una grave polmonite. Si manifesta con difficoltà respiratorie; in casi molto gravi può portare a insufficienza polmonare e diffondersi ad altri organi. Le forme di malattia molto gravi possono essere fatali. Questi pazienti hanno bisogno di cure intensive in ospedale e spesso hanno bisogno di respiratori. I ricercatori avvertono tuttavia che questi numeri sono difficili da confermare, poiché il numero di casi non dichiarati è molto difficile da stimare.[1]
Quale percentuale di infezioni da corona si traduce in malattie gravi varia a seconda della regione. Varia tra tre e sei per cento dei casi. [1,10]
Chi è più a rischio del coronavirus?
Quando si sente parlare di chi è a più alto rischio di coronavirus, non si tratta di chi può essere infettato dal virus. Chiunque può essere infettato dal virus, può colpire persone di tutte le età. Il rischio maggiore si riferisce al fatto che alcune persone hanno un rischio maggiore di ammalarsi gravemente. Secondo il Ministero della Salute le persone più a rischio sono[11]:
- le persone anziane
- le persone con patologie pre-esistenti, come ipertensione arteriosa, problemi cardiaci o diabete
- i pazienti immunodepressi (per patologia congenita o acquisita o in trattamento con farmaci immunosoppressori, trapiantati)
Come si può fare il test per il coronavirus?
Hai probabilmente sentito spesso dire: "dobbiamo fare più test!” I test durante la crisi del corona sono importanti per molti motivi. Possono aiutare chi è malato a ottenere aiuto in tempo e non infettare gli altri. Fornisce inoltre ai politici e ai ricercatori le informazioni necessarie per prendere le giuste decisioni per reagire alla pandemia.
Ci sono diversi metodi per scoprire se attualmente hai la malattia COVID-19 o se l'hai già avuta. I metodi più rilevanti sono il test PCR, che identifica la presenza del materiale genetico del virus durante un'infezione, e il test sierologico, che analizza le cellule del sistema immunitario che combattono il virus.
Test PCR: sono malato ora?
Il metodo approvato per identificare la malattia COVID-19 è il test PCR. PCR sta per reazione a catena della polimerasi, un processo in cui i laboratori possono rilevare se il materiale genetico del SARS-CoV-2 è presente in un campione di DNA. I tamponi possono essere fatti in diversi punti. Comunemente un tampone viene fatto nella gola, dove il virus è presente nella prima settimana quando si hanno i primi sintomi. Il virus si concentra nei polmoni man mano che la malattia progredisce. In ospedale, un professionista medico può utilizzare un tampone polmonare per rilevare il virus. [12,13]
È una buona idea fare il test se hai sintomi come tosse, febbre e raffreddore e vuoi vedere se è COVID-19 o un semplice raffreddore o influenza.
Test sierologico: sono stato già malato?
Durante un'infezione come il COVID-19, il sistema immunitario produce anticorpi per combattere l'agente patogeno. C'è un anticorpo diverso, specifico per ogni agente patogeno. Un laboratorio può quindi rilevare gli anticorpi specifici del virus SARS-CoV-2 nel sangue.
Gli anticorpi si sviluppano durante una malattia e sono rilevabili già dopo una o due settimane. Per questo motivo questi test non sono adatti a rilevare un'infezione acuta.[14]
Qual è lo scopo di un test sierologico?
Dato che gli anticorpi rimangono nel corpo anche dopo che l'infezione è stata superata, un test sierologico può essere utilizzato per determinare se si ha già avuto il coronavirus. Questo è importante perché molti pazienti non mostrano sintomi chiari – il COVID-19 spesso si nasconde dietro leggeri sintomi da raffreddore o addirittura non causa sintomi. Se si risulta positivi al test sierologico, è necessario in Italia rivolgersi al proprio medico per fare il tampone e fare la quarantena. Quando una persona ha superato il virus, probabilmente non si ammalerà per un po' di tempo e non potrà infettare altre persone. Le persone che sono immuni possono essere autorizzate forse in futuro a non seguire le linee guida di sicurezza e per esempio a tornare al lavoro. Le autorità sanitarie sperano di poter ricorrere strategicamente a medici e infermieri che sono immuni per la cura dei pazienti infetti. [15]
I ricercatori sperano di utilizzare i test sierologici per ottenere dati sull'andamento della pandemia.
Col il Test Sierologico Coronavirus di cerascreen® puoi prelevare facilmente un campione di sangue a casa, che sarà poi analizzato in un laboratorio di diagnostica medica per individuare gli anticorpi SARS-CoV-2. Il test utilizza il metodo di analisi ELISA, approvato per individuare gli anticorpi IgG specifici, che sono il tipo di anticorpi che vivono più a lungo e quindi forniscono la misura più rilevante dal punto di vista diagnostico.
Perché è importante la distanza sociale?
Il provvedimento più importante per rallentare la pandemia del corona: evitare il più possibile il contatto con altre persone. Il “distanziamento sociale” si basa sul principio che meno persone si incontrano, meno l'infezione può diffondersi. Questo è particolarmente vero se si considera che molte persone sono portatrici del virus senza esserne consapevoli.
Il distanziamento sociale comprende le restrizioni di contatto e i divieti di assembramento, la chiusura di bar e ristoranti e l'annullamento di concerti e partite di calcio.
Quando posso uscire di casa?
È permesso uscire di casa per acquistare generi di prima necessità come cibo e medicine, così come per andare al lavoro in caso non si possa lavorare da casa e per ragioni di salute. Ora è anche permesso uscire per prendere una boccata di aria fresca e fare esercizio fisico. Gli studi dimostrano anche che questo è estremamente importante per la psiche e fa bene al corpo. [16]
Buono a sapersi: "distanziamento fisico" sarebbe il termine più corretto. Naturalmente è ancora permesso mantenersi in contatto per telefono o su internet. Sfrutta l'opportunità di fare videochiamate con amici e familiari - questo tipo di contatto digitale è più simile a un vero e proprio incontro.
Cosa significa "appiattire la curva"?
“Appiattire la curva" si riferisce alla rappresentazione in un grafico del numero di infezioni nel tempo. Più le infezioni sono diffuse nel tempo, più la curva è lunga e piatta. Se ci sono molti nuovi casi in un breve periodo di tempo, la curva diventerà molto ripida.
Il problema con la curva ripida: se molte persone si ammalano tutte in una volta, allora il numero di persone con gravi malattie che richiedono cure ospedaliere intensive potrebbe sopraffare la capacità del sistema sanitario. I letti negli ospedali, il personale medico e infermieristico, i farmaci e i respiratori potrebbero essere insufficienti e costringere i medici a decidere quali pazienti possono ricevere le cure e quali no, il che porterebbe a un numero maggiore di decessi. L'obiettivo è quindi quello di distribuire il tasso di infezione in un periodo di tempo più lungo, in modo che tutte le persone con una malattia grave possano ricevere le migliori cure mediche.
Che cosa significa isolamento domiciliare?
L’isolamento domiciliare richiede che una persona con sospetta o confermata Covid-19 rimanga a casa. Ciò significa che non può uscire, nemmeno per andare al supermercato. Il periodo di isolamento dura per 14 giorni. Prova a fare i tuoi acquisti online e chiedi ad amici o parenti di aiutarti a portare a spasso il cane, a fare la spesa o a prendere le medicine [17].
Quali sono le misure di protezione in atto?
Ci sono diverse raccomandazioni per aiutare ad ostacolare la diffusione della pandemia del coronavirus. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda i seguenti comportamenti per proteggere se stessi e gli altri: [19]
- Igiene delle mani – lavarsi le mani spesso e per almeno 20 secondi con acqua e sapone, o usare il gel igienizzante per le mani.
- Tossire o starnutire nella piega del gomito e buttare immediatamente i fazzoletti.
- Non toccare il viso, specialmente il naso, la bocca o gli occhi.
- In caso di influenza, stare a casa. Se hai la febbre o la tosse, chiama il medico di famiglia.
- Stare ad almeno un metro di distanza dalle altre persone ed evitare assembramenti.
Se qualcuno nella tua casa è malato, dovresti cercare di mantenere le distanze per ridurre il rischio di infezione. Disinfetta le mani e pulisci regolarmente le superfici comuni con acqua e sapone come le maniglie delle porte, gli interruttori delle luci, il bagno, i lavandini, i tavoli, le tastiere e i telefoni.[5]
A cosa servono le mascherine per il viso?
Se si esce con la mascherina per il viso, non si ha la garanzia che si è protetti dal virus. Solo le maschere di protezione medica, che vengono utilizzate da medici e infermieri, offrono questa protezione. La ragione principale per indossare una maschera è semplicemente quella di ridurre il rischio di infettare gli altri. Se il viso è coperto, non è possibile trasmettere il virus con la stessa facilità quando si parla, si tossisce o si starnutisce, poiché vengono rilasciate meno particelle nell'aria. Questo è stato detto in uno studio pubblicato nel giornale Nature. [7]
Per questo motivo si raccomanda alle persone di indossare le mascherine per il viso quando escono e vanno in luoghi frequentati da altra gente. In questo modo se qualcuno è infetto ma non mostra sintomi, è meno probabile che trasmetta il virus [21].
Le mascherine dovrebbero coprire naso e bocca. Anche le mascherine per il viso semplici e fatte in casa possono essere utili per ridurre il tasso di trasmissione.
App per tracciare i movimenti
Alcuni esperti vedono un barlume di speranza con le app. Alcune app possono essere utilizzate per tracciare i movimenti e i contatti. Questo permetterebbe alle autorità di selezionare le persone a cui fare il test e da isolare. Il virologo Christian Drosten ha espresso la speranza che le autorità possano utilizzare i dati di queste applicazioni per ottenere una "rete di infezione", consentendo così un processo di notifica automatizzato per le misure di isolamento. Questo potrebbe permettere al resto della popolazione di tornare alla vita normale. Ma funzionerebbe solo se vi partecipasse un numero sufficiente di persone. Secondo Drosten, almeno la metà della popolazione dovrebbe utilizzare queste app. Coloro che utilizzano i fitness trackers potrebbero “dare” i loro dati di tracciamento. Tuttavia, non tutti sarebbero disposti a collaborare, e dovrebbe essere garantito che solo l'istituto di ricerca avrebbe accesso a questi dati. [22]
Rafforzare il sistema immunitario
Nel caso di una malattia infettiva come il COVID-19, il sistema immunitario combatte costantemente gli agenti patogeni, in questo caso il virus SARS-CoV-2. Le persone che sono immunocompromesse a causa di condizioni mediche hanno quindi un rischio maggiore di ammalarsi gravemente a causa del COVID-19. Il loro sistema immunitario non è in grado di combattere il virus e possono quindi sviluppare sintomi acuti e pericolosi. [1]
Un sistema immunitario sano non può impedire di contrarre il virus. Questo perché il nostro sistema immunitario non è preparato per questo nuovo virus. Per neutralizzare il virus, il sistema immunitario dovrebbe prima produrre gli anticorpi giusti. [1]
Non ci sono dati scientifici che mostrino se sia possibile rafforzare il sistema immunitario con integratori ed avere così una forma lieve del COVID-19. Tuttavia, può essere utile identificare una possibile carenza nutrizionale e correggerla, in modo che il tuo corpo sia pronto a combattere il virus. Vitamina D, zinco e selenio sono alcune delle vitamine e dei minerali di cui il sistema immunitario ha bisogno. Nel nostro negozio online puoi trovare diversi integratori per le difese immunitarie.
Vitamina D e COVID-19
Alcuni studi ora suggeriscono che un adeguato apporto di vitamina D potrebbe influenzare il decorso del COVID-19 - anche se mancano ancora prove solide.
Per esempio, il nutrizionista tedesco Hans Konrad Biesalski, sostiene in un documento di giugno 2020: "Le persone con una carenza di vitamina D hanno maggiori probabilità di avere l'ipertensione, le malattie cardiovascolari e il diabete. Queste condizioni preesistenti sono note per aumentare il rischio di corsi gravi, che sarebbero potenzialmente esacerbati da una carenza di vitamina D." Biesalski consiglia quindi che nelle persone con COVID-19 vengano verificati i livelli di vitamina D [36].
Nell'ottobre 2020, è stato pubblicato anche uno studio dalla Spagna in cui più dell'82% dei pazienti che erano in un ospedale spagnolo a causa di COVID-19 avevano una carenza di vitamina D. Gli autori dello studio raccomandano che le persone con un coronavirus grave dovrebbero far controllare il loro livello di vitamina D e correggere eventuali carenze [40].
Inoltre, le confrontazioni fatte tra paesi europei avevano dimostrato che dove l'offerta di vitamina D era più bassa, il tasso di mortalità da COVID-19 era più alto. Così, le persone colpite in Italia e Spagna avevano un rischio di morte più elevato rispetto a quelle in Scandinavia, dove l'offerta di vitamina D è generalmente migliore [37, 38].
Un certo numero di studi sono ancora in corso per indagare l'associazione tra l'uso di integratori di vitamina D e la progressione del COVID-19. La vitamina D gioca un ruolo nella difesa immunitaria e nella regolazione della pressione sanguigna. Può anche contrastare l'infiammazione nei polmoni, che può causare gravi complicazioni nel COVID-19 [36].
La vitamina D può proteggere dal coronavirus?
I risultati della ricerca finora non significano che l'assunzione di vitamina D protegga dal coronavirus.
Per prima cosa, i livelli di vitamina D sani non prevengono l'infezione, ma eventualmente influenzano solo la gravità della malattia. D'altra parte, secondo le conoscenze attuali, gli integratori di vitamina D hanno un effetto positivo soprattutto se si soffre di una carenza che deve essere corretta. Le persone esaminate negli studi erano anche di solito anziani in strutture di assistenza, che spesso hanno una grave carenza di vitamina D.
Puoi verificare i tuoi valori di vitamina D con un esame del sangue, per esempio con l'Esame Vitamina D cerascreen®.
Vaccino per il COVID-19
Dalla fine dicembre 2020 sono iniziate le vaccinazioni contro il coronavirus. Una vaccinazione diffusa permette che l'immunità venga creata nella popolazione e che un agente patogeno, come un virus, possa difficilmente diffondersi. In medicina, i vaccini sono considerati il metodo più efficace per combattere le malattie infettive. Col vaccino curiamo una malattia prima che si sviluppi. Un vaccino completo assicura anche che un agente patogeno come il virus non possa diffondersi. È così che in passato sono state debellate malattie come la poliomielite, il vaiolo e la pertosse. [23]
Farmaci contro il COVID-19
Il farmaco giusto potrebbe essere particolarmente utile per le persone che si ammalano gravemente del COVID-19. Non esiste ancora un farmaco approvato per il COVID-19, poiché non esistono studi e procedure di approvazione. Gli scienziati stanno lavorando su diversi tipi di farmaci che potrebbero essere utilizzati per il trattamento del coronavirus: [27]
Quali farmaci sono in fase di sperimentazione?
Alcuni farmaci attualmente in fase di sperimentazione hanno fatto notizia. Questi includono: [28]
Remdesivir: questo farmaco è stato sviluppato contro l'Ebola e potrebbe combattere il virus nel corpo. In alcuni test dimostra di essere promettente. Attualmente viene testato su larga scala in Asia, USA e Germania.
Clorochina: i ricercati sono molto speranzosi per questo farmaco contro la malaria. I risultati degli studi non sono stati finora univoci, quindi non è ancora possibile determinare se la clorochina possa essere usata in futuro per combattere il COVID-19.
Tocilizumab: questo farmaco per i reumatismi può combattere le reazioni eccessive del sistema immunitario nei polmoni. I risultati di un ampio studio internazionale con 330 pazienti COVID-19 dovrebbero essere pubblicati quest'estate.
Ultimi aggiornamenti
In Italia hanno potuto riaprie le attività produttive, commeciali, sociali e di ristorazione.
È permesso andare nei parchi e nelle aree ricreativie pubbliche ma sempre rispettando la distanza di almeno un metro e il divieto di assembramento. L'attività sportiva è consentita purchè sia mantenuta la distanza minima di 2 metri. Musei, cinema e teatri sono di nuovo aperti ma anche in questo caso con obbligo di protezione individuale (mascherina) e distanziamento sociale, nel rispetto dei protocolli di sicurezza. Restano ancora sospesi fino al prossimo 14 luglio, le fiere e i congressi, le sale da ballo, le discoteche e i locali, sia all'aperto, sia al chiuso.
I cittadini italiani devono continuare ad indossare la mascherina in luoghi pubblici e rispettare il distanziamento sociale di almeno 1 metro tra una persona e l’altra per evitare focolai.
Fonti
[1] Robert-Koch-Institut, „Coronavirus SARS-CoV-2 - SARS-CoV-2 Steckbrief zur Coronavirus-Krankheit-2019 (COVID-19)“. https://www.rki.de/DE/Content/InfAZ/N/Neuartiges_Coronavirus/Steckbrief.html (zugegriffen März 31, 2020).
[2] X. He u. a., „Temporal dynamics in viral shedding and transmissibility of COVID-19“, medRxiv, S. 2020.03.15.20036707, März 2020, doi: 10.1101/2020.03.15.20036707.
[3] T. Ganyani u. a., „Estimating the generation interval for COVID-19 based on symptom onset data“, medRxiv, S. 2020.03.05.20031815, März 2020, doi: 10.1101/2020.03.05.20031815.
[4] P. Y. Chia u. a., „Detection of Air and Surface Contamination by Severe Acute Respiratory Syndrome Coronavirus 2 (SARS-CoV-2) in Hospital Rooms of Infected Patients“, medRxiv, S. 2020.03.29.20046557, Apr. 2020, doi: 10.1101/2020.03.29.20046557.
[5] CDC, „Coronavirus Disease 2019 (COVID-19)“, Centers for Disease Control and Prevention, Feb. 11, 2020. https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/prevent-getting-sick/social-distancing.html (zugegriffen Apr. 08, 2020).
[6] N. van Doremalen u. a., „Aerosol and Surface Stability of SARS-CoV-2 as Compared with SARS-CoV-1“, N. Engl. J. Med., Bd. 0, Nr. 0, S. null, März 2020, doi: 10.1056/NEJMc2004973.
[7] N. H. L. Leung u. a., „Respiratory virus shedding in exhaled breath and efficacy of face masks“, Nat. Med., S. 1–5, Apr. 2020, doi: 10.1038/s41591-020-0843-2.
[8] G. Ye u. a., „Clinical characteristics of severe acute respiratory syndrome coronavirus 2 reactivation“, J. Infect., März 2020, doi: 10.1016/j.jinf.2020.03.001.
[9] J. An u. a., „Clinical characteristics of the recovered COVID-19 patients with re-detectable positive RNA test“, Infectious Diseases (except HIV/AIDS), preprint, März 2020. doi: 10.1101/2020.03.26.20044222.
[10] World Health Organisation (WHO), „Report of the WHO-China Joint Mission on Coronavirus Disease 2019 (COVID-19)“, Feb. 2020. Zugegriffen: Apr. 08, 2020. [Online]. Verfügbar unter: https://www.who.int/docs/default-source/coronaviruse/who-china-joint-mission-on-covid-19---final-report-1100hr-28feb2020-11mar-update.pdf?sfvrsn=1a13fda0_2&download=true.
[11] Robert-Koch-Institut, „Coronavirus SARS-CoV-2 - Hinweise zur Testung von Patienten auf Infektion mit dem neuartigen Coronavirus SARS-CoV-2“. https://www.rki.de/DE/Content/InfAZ/N/Neuartiges_Coronavirus/Vorl_Testung_nCoV.html (zugegriffen Apr. 07, 2020).
[12] Y. Pan, D. Zhang, P. Yang, L. L. M. Poon, und Q. Wang, „Viral load of SARS-CoV-2 in clinical samples“, Lancet Infect. Dis., Bd. 20, Nr. 4, S. 411–412, Apr. 2020, doi: 10.1016/S1473-3099(20)30113-4.
[13] Robert-Koch-Institut, „Wie viele Menschen sind immun gegen das neue Coronavirus? Robert Koch-Institut startet bundesweite Antikörper-Studien“, 2020. https://www.rki.de/DE/Content/Service/Presse/Pressemitteilungen/2020/05_2020.html (zugegriffen Apr. 14, 2020).
[14] Bundesministerium für Gesundheit, „Fragen und Antworten zum neuartigen Coronavirus“. https://www.zusammengegencorona.de/informieren/masken-mund-nasen-schutz-kann-bei-der-eindaemmung-der-epidemie-hilfreich/ (zugegriffen Apr. 14, 2020).
[15] University of Washington, „Mental Health :: Green Cities: Good Health“. http://depts.washington.edu/hhwb/Thm_Mental.html (zugegriffen Apr. 14, 2020).
[16] Robert-Koch-Institut, „Coronavirus SARS-CoV-2 - Häusliche Quarantäne (vom Gesundheitsamt angeordnet): Flyer für Kontaktpersonen“. https://www.rki.de/DE/Content/InfAZ/N/Neuartiges_Coronavirus/Quarantaene/Inhalt.html (zugegriffen Apr. 07, 2020).
[17] Bundesamt für Bevölkerungsschutz und Katastrophenhilfe, „Tipps bei häuslicher Quarantäne“, S. 2.
[18] World Health Organisation, „Q&A on coronaviruses (COVID-19)“. https://www.who.int/news-room/q-a-detail/q-a-coronaviruses (zugegriffen Apr. 09, 2020).
[19] NDR, „Das Coronavirus-Update mit Christian Drosten, Folge 28“. /nachrichten/info/podcast4684.html (zugegriffen Apr. 09, 2020).
[20] L. Ferretti u. a., „Quantifying SARS-CoV-2 transmission suggests epidemic control with digital contact tracing“, Science, März 2020, doi: 10.1126/science.abb6936.
[21] NDR, „Das Coronavirus-Update mit Christian Drosten, Folge 30“. /nachrichten/info/podcast4684.html (zugegriffen Apr. 09, 2020).
[22] Robert Koch-Institut und Paul-Ehrlich-Institut, „Bedeutung von Impfungen - Antworten des Robert Koch-Instituts und des Paul-Ehrlich-Instituts zu den 20 häufigsten Einwänden gegen das Impfen“. https://www.rki.de/DE/Content/Infekt/Impfen/Bedeutung/Schutzimpfungen_20_Einwaende.html#doc2378400bodyText2 (zugegriffen Apr. 27, 2020).
[23] NDR, „Das Coronavirus-Update mit Christian Drosten, Folge 35: Vielversprechende Impfstudie aus China“. /nachrichten/info/35-Vielversprechende-Impfstudie-aus-China,podcastcoronavirus196.html (zugegriffen Apr. 27, 2020).
[24] T. T. Le u. a., „The COVID-19 vaccine development landscape“, Nat. Rev. Drug Discov., Apr. 2020, doi: 10.1038/d41573-020-00073-5.
[25] Q. Gao u. a., „Rapid development of an inactivated vaccine for SARS-CoV-2“, Microbiology, preprint, Apr. 2020. doi: 10.1101/2020.04.17.046375.
[26] Verband Forschender Arzneimittelhersteller e.V., „Medikamente gegen Coronavirus – Der aktuelle Forschungsstand | vfa“. https://www.vfa.de/de/arzneimittel-forschung/woran-wir-forschen/therapeutische-medikamente-gegen-die-coronavirusinfektion-covid-19 (zugegriffen Apr. 27, 2020).
[27] Deutschlandfunk, „Covid-19 - Ansätze für Medikamente gegen das Coronavirus“, Deutschlandfunk. https://www.deutschlandfunk.de/covid-19-ansaetze-fuer-medikamente-gegen-das-coronavirus.1939.de.html?drn:news_id=1125112 (zugegriffen Apr. 28, 2020).
[28] NDR, „Das Coronavirus-Update mit Christian Drosten, Folge 36: Die Rolle von Kindern ist nicht geklärt“. /nachrichten/info/36-Die-Rolle-von-Kindern-ist-nicht-geklaert,podcastcoronavirus200.html (zugegriffen Mai 04, 2020).
[29] Ministero della Salute, “FAQ - Covid-19, domande e risposte”. http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioFaqNuovoCoronavirus.jsp?id=228&lingua=italiano#2
[30] Ministero della Salute, “Covid-19, raccomandazioni per le persone in isolamento domiciliare e per i familiari che le assistono”. http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioNotizieNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=4420
[30] Ministero della Salute, “NUOVO CORONAVIRUS: IL VADEMECUM”. http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_444_allegato.pdf
[31] Misure sull'emergenza coronavirus (COVID-19) - Quadro generale https://www.camera.it/temiap/documentazione/temi/pdf/1203754.pdf?_1588279335853